Dichiarazione in diretta

Considerazioni



Ho visto la gente piagne, ho visto le donne core de paura, ho visto li regazzini scappà e tutti quanti a chiedese che cazzo de città è diventata Roma: parchi de monnezza siringhe e preservativi, merda de cane e ruggini, pizzardoni burini, l’impiegati strafottenti e l’intellettuali der cazzo sempre a dicce come dovemo penzalla, come dovemo vive, come dovemo applaudì, come dovemo cantà.

Cianno sfranto li cosiddetti coll’estati romane, cianno sfranto li zebbedei co’ le mostre inutili senza asili nido, sperperi co’ li sordi nostra pe’ lustrà le scarpe all’amichi invece de da er lavoro chi nun ce l’ha. So’ nemichi der popolo, so’ amichi de li ricchi, se magneno tutto come le formiche.

L’hanno, l’avemo, a la fine pijati a carci in culo, l’hanno, l’avemo, gentirmente accompagnati a la porta e j’amo detto:

cerchi,
sippercortesia,
de vedè,
dannà,
affanculo,
da quela parte,
llà,
peppiacere,
peppia.


Paolo Guzzanti



Cristina Chiabotto e lo Spot Rtv

Beh con quei cd sulla patata non corre il rischio di essere presa dagli autovelox....

Fucking Guide To Metal

hotlinking Storace...

Questa immagine e' sul sito di Storace. Cosa e' successo? Alcuni mesi fa ricordiamo felicemente un video RUBATO da un sito di un giornale ad un blogger senza che il suddetto sito giornalisticamenteserio avesse chiesto niente all'interessato...e PAM....che il video si trasformo' in un mega porno..
Il Mantellini ci spiega che
L’hotlinking è una pratica da molti ritenuta scorretta che consiste nell’inserire in una propria pagina web (A) un oggetto, generalmente un’immagine, già presente su un’altra pagina web (B), copiandone pari pari l’indirizzo. Oltre a consumare a sbafo la banda del sito “hotlinkato”, si incorre spesso anche in reati, qualora l’immagine sia tutelata da copyright.
C’è anche da dire che l’hotlinking è un’arma a doppio taglio, perché può capitare che il webmaster del sito B si vendichi sostituendo l’immagine rubata con un’altra, offensiva, dallo stesso nome: ogni cambiamento si rifletterà di conseguenza sul sito A.


UPDATE
se ne sono accorti ed hanno tolto le img...LENTIIII

Weird things that I can do with my face :)

Spoilerin : che geni

NerdsJeans

Il cacciatore di autografoni

Natalia Portman e' (molto) eccitata per questo incontro

Prestigiacomo vs Santanchè (Paola Cortellesi)

La seconda volta non si scorda mai

Francesco Raniero Martinetti non si scorda nemmeno la prima:

Non abbiamo pace né tregua: già i panettoni più o meno cinematografici si susseguono in ogni periodo, Natale compreso, se poi ogni comico definito(si) tale pretende di poter diventare un'icona cinematografica stiamo messi abbastanza male. E la riprova del degrado e del declino ce la da' il film di Alessandro Siani - diretto da Francesco Raniero Martinetti - che dopo il mediocre e fin troppo 'locale' "Ti lascio perché ti amo troppo", tenta il salto al pubblico nazionale che lo conosce già per la Tv ("Bulldozer") e per i film di Neri Parenti, con una commedia sentimentale classica. E tanto vuota da risultare inesistente.

Parlare di trama sembra troppo: Giulio è l'agente immobiliare che deve vendere una casa a Ilari (l'ex compagna di liceo di cui era innamorato) e il suo promesso sposo. Ma tra i due nasce qualcosa che porta a rivedere tutte le loro vite.

Scritta da regista e interprete con Francesco Albanese, una commedia sentimentale dalle ambizioni da serie A, ma dai risultati poco più che provinciali, che cerca disperatamente di ripercorrere le tappe di Massimo Troisi ma finisce invece per annegare nel vuoto pneumatico di idee, donne o gag.
Ambientato in una Napoli assolutamente anonima e lontana da qualunque forma di poesia folcloristica, sebbene si tenti di dileggiare stereotipi e costumi, il film è una banalissima, asfittica, insensata storia d'amore e affetto che supera gli anni e che vorrebbe far ridere mescolando l'humour basso della popolarità partenopeo ai toni leggeri, surreali, evanescenti dell'approccio troisiano (o nel peggiore dei casi pieraccionesco) alla commedia, come a dimenticare del tutto la lezione del maestro, lo sguardo candidamente disilluso sulla realtà.
Cosa che a Siani non viene neanche in mente di chiedere, data la sua evidente pochezza come attore e autore (per non dire di quella come cabarettista Tv), ma risulta sconcertante che questa cosetta abborracciata il cui livello filmico è vicino ai due film 'cult' di Gigi D'Alessio, non riesca mai a strappare una ristata, a costruire una situazione divertente senza ricorrere a gag usate mille volte, dovendo usare per far ridere la barzelletta (come al processo) o la solita scena della cena di famiglia, resa peraltro più digeribile dall'uso di collaudati comprimari come Paolo Ruffini e Marco Messeri.

Struttura infantile, humour partenopeo tanto di bassa lega da sfiorare il cattivo gusto, assenza di ritmo, di storia, di regia (basti pensare che i primi piani sono quasi tutti tagliati in testa, e non per colpa del proiezionista), attori inguardabili - la Canalis è una garanzia - e un protagonista inadatto. Questo è lo scioccante quadro che si trova di fronte lo spettatore di un filmetto risibile e inutile, dove il cinema è in agonia dal primo minuto e dietro la facciata della simpatia napoletana emerge una presunzione e un'antipatia che sfidano le leggi del mercato e del cinema. Speriamo che sia flop.

Il tempo delle mele


La prima volta davanti ad un Mac non si scorda mai:
Per motivi che non sto qui a spiegarvi, mi trovo da qualche giorno davanti a un monolite bianco con cui dovrò convivere professionalmente per un po’.

Il parallelepipedo è dotato di una palletta trasparente con un frutto mozzicato nel centro.

Lo chiamano MAC.

Il primo giorno ci ho girato intorno sospettosa. Il secondo, certa di averne capito l’utilizzo, ho chiesto ai sedicenti “responsabili dell’animazione” dove si infilasse il toast…

Mi hanno guardata tutti schifati, al che, con tutto il mio sdegno, ho sbottato: “Ché, non mangiate qui?”

Il direttore di produzione mi ha spiegato che nel loro ambiente la parola “piccì” corrisponde soltanto a un credo politico in voga negli anni settanta e recentemente estinto.

Non avendo alternative, l’ho dovuto accendere. Mi sono messa subito alla ricerca del mouse. Sulla scrivania, oltre al monolite, c’era un pulsantone tondo tipo “Lascia o Raddoppia” .

L’ho schiacciato con due mani urlando: “La so!”. Era il mouse.

Finalmente avevo tutto quello che mi serviva. Comincio a cliccare qua e là tanto per prendere confidenza, ma tutto ciò che cerco di aprire si trasforma in una sagoma nera con un punto di domanda nel centro.

Nessun altro indizio. Evidentemente anche la macchina era consapevole di essere stata progettata come tostapane.

Non volendo più infierire sui vicini indaffaratissimi, mando un sms all’unica persona così retrograda da avere una soluzione: “Sono davanti a un Mac (niente domande: non è mio-è una situazione temporanea- sono in un’agenzia di pubblicità e non sanno cosa sia un pc) come apro una cartella di quelle che trovo nella barra in basso? Ci ho cliccato sopra col mouse-monotasto ma è diventata scura e le è spuntato un punto di domanda sopra”

Mentre attendo speranzosa la risposta, passa il tizio di prima che mi dice: “Hai un iphone e rompi le scatole per avere un pc?”

Non lo degno di uno sguardo e finalmente arriva la risposta al mio sms: “Quell’icona è solo un link: ha perso l’associazione alla risorsa originale. Devi trovare la cartella originale sul disco. Se sai come si chiama usa spotlight in alto a destra”

Che cavolo è spot light, ma soprattutto dov’è C?!

Alla fine ho trovato un affare chiamato Finder che faceva al caso mio, ma tra una cosa e l’altra si son fatte le 6 e ho deciso di andarmene, convinta più che mai di tornare il giorno dopo col mio pc con un adesivo di una mela sul coperchio.

Mentre spegnevo tutto, è arrivato il direttore di produzione che mi ha detto: “Hai preso confidenza col Mac?”

Io: “Facciamo così: io continuo a usare ‘sto coso se tu mi fornisci almeno un tasto destro”

Gusto BolognAISE

Colors Show


Colors Show - More bloopers are a click away

Calderoli vicepremier

Calderoli vicepremier e' un'ottima idea per farsi dichiarare guerra da qualsiasi paese non mitteleuropeo nel giro di qualche settimana. (M.Mantellini)

Yxaiio a base di feromoni

Yxaiio... a parte che chi sa pronunciare il nome ha già diritto ad almeno 5 sedute di sesso senza perdersi in troppi preliminari... siamo davanti alla nuova invenzione del genial marketing: la bevanda ai feromoni.La Yxaiio (www.yxaiio.com) viene venduta infatti come la prima bevanda a base di feromoni ("A BASEE DI FEROOMOOONIII" detta con voce di Enrico Lucci) che aumenta l'attrazione sessuale!
continua QUI

L'oggetto misterioso del giorno



1) Frullatore
2) Sparabolledisapone
3) NonImpazzaMaionese
4) Altro

Miuccia Prada e la scaletta umana


p.s
la foto fa riderissimo (anche se mi sfugge il collegamento sinistra-Prada ma probabilmente avra' fatto delle dichiarazioni per Veltroni)
p.s 2
aspettavo le scuse di Libero domani in edicola...invece eccole anticipate

The Mae Shi - Run to Your Grave

Non Rifondato, ma Rifondazione...

bucknasty sulla debacle politica dei rossi
Rifondazione Comunista era il nome più figo del mondo, perchè cambiarlo? Non era statico, come “Comunisti Italiani”. Non Rifondato, ma Rifondazione. Nel senso che non era mai completo il processo. Tipo un giorno sono in giro a protestare in favore della pace per il Poveribimbinegristan e il giorno dopo – BAM – ti accorgi che c’è un armata sotterranea di LeninZombie pronta a marciare sul Vaticano. Poi, una mattina, ti alzi e la falce ed il martello ed il nome fighissimo sono rimpiazzati con la bandiera del gay pride colorata con i pastelli che ti regala l’insegnante di sostegno alle elementari se sei ritardato. Come puoi vincere le elezioni — o entrare anche solo in parlamento — quando il nome del tuo partito sembra il titolo di un album dei Tiromancino?

Il manuale di storia di Luca Luciani

cabaretbisanzio

Refacing Government Tender

Altre QUI

Arrestato con la testa della madre avvolta in un panno

da Corriere.it:

Spagna, arrestato con la testa della madre avvolta in un panno: «L'ho uccisa»
L'ha decapitata con un coltello. Era già stato fermato altre 4 volte per maltrattamenti nei confronti della donna
MADRID - Un uomo di 34 anni è stato arrestato lunedì sera nella piazza centrale del comune di Santomera, nella provincia di Murcia (sud-est della Spagna) mentre camminava con la testa di sua madre avvolta in un panno sotto il braccio. Alla polizia Angelo Caroteno Macanas ha confessato di avere ucciso lo madre e di averla decapitata con un coltello.


Eccezzionale dichiarazione dell'assassino direi.
Forse meglio solo di:
1)Non e' quello che state pensando
2)Posso spiegarvi tutto
3)Pensate che io al supermarket ho chiesto la caponata
4)La porto dal parrucchiere
5)Ok, chi e' stato il mattacchione?

Ora prende! ora no! Ora prende! ora no!

Tragedie in due battute

Parla Stark. Inchinatevi.

E ora ce tocca lavora' (veramente)

Exit poll elezioni 2008

LORO hanno vinto. Come al solito.

bill e hilary

Rock and roll!

Blue flame by Run with the Kittens

Il brivido della musica

Reggera' il cartone?

Veltroni e Clooney amici di vecchia data (!?!?!?)

VIP

retro sabotage

NERDSSS POWERRR!!!!! Retro giochi anni 80....sabotati...

Pato e Ronaldo Freestyle

E la difficolta' dov'e'? (....)

Faith Fighter!

Milly D'Abbraccio tutti



p.s
la cosa piu' bella rimane "PER GRILLINI SINDACO"

Bambi 2 (la vendetta)

commesso Autogrill Pavesi: "e se riutilizzassi il porta DvD...chi se ne accorgera'..."

forse ha detto "come sta mio zio"

Luca Casarini combatte Mondadori (dall'interno)

Il NO GLOBAL Casarini pubblica un libro con Mondadori.
Con MONDADORI, capito?


Straordinaria intervista sul Corriere della sera:
- Compagno Luca Casarini, proprio lei, il gran capo dei no global…
“Proprio io, cosa?”
- Beh, si è messo a lavorare… anzi, a scrivere per Berlusconi.
“Un attimo, ora le spiego”.
- Sì, un attimo. Dovevate fare la rivoluzione, e poi invece…
“Invece che? Mi ascolti, posso chiarire tutto”.
- Eh…
“Eh un bel niente. C’è poco da ironizzare. Io ho solo scritto un romanzo”.
- Genere?
“Diciamo un social-noir”.
- Genere sconosciuto Casarini.
“Infatti. Ma, vede, io non saprei scriverlo un saggio politico. Così ho scelto la strada del giallo-denuncia e…”.
- E se lo fa pubblicare dalla Mondadori, la casa editrice di cui è proprietaria la famiglia Berlusconi. Complimenti per la coerenza.
“Ma che c’entra?”
- C’entra. Quanto le danno?
“Mi pagano il minimo. Una manciata di euro, come sempre capita agli scrittori esordienti”.
- Dica la verità: come c’è arrivato a una casa editrice così prestigiosa?
“Merito di Sandrone Dazieri”.
- L’autore di “Attenti al gorilla”.
“Esatto. Sandrone scrive gialli, è consulente per la Mondadori e ci conosciamo da una vita, da quando lui, per capirci, frequentava il centro sociale Leoncavallo… La faccenda è più chiara, ora?”
- Il cavaliere lo sa?
“Che mi pubblicherà un libro? No, non credo sappia niente”.
- I suoi compagni di Roma, l’altra sera, gli hanno tirato le uova…
“Centrandolo, peraltro… ah ah ah!”
- Guardi, sono sghignazzi inutili. Ormai lei lavora per lui. Si regoli.
“Ma davvero le sembra così strano? “
- Il problema, Casarini, è se strano dovesse sembrare anche ai suoi compagni no global…
“E Claudio Bisio, allora?”
- Bisio?
“Bisio, che è di sinistra, non lavora a Ziling, su Canale 5? E poi, che ne so? Altri scrittori tipo Lucarelli o Saviano? Anche loro: pur essendo di sinistra, pubblicano con la Mondadori. E comunque, guardi, il mio vero problema è un altro”.
- Quale?
“Allora: io e altre tredici compagni siamo in Corte D’Assise, a Cosenza, per un faldone dei fatti del G8″.
- E allora?
“La Presidenza del Consiglio dell’epoca, cioè Berlusconi, ci ha chiesto cinque milioni di euro per 'Danni all’immagine dell’Italia' … e così…”
- Capito.
“Non è fighissimo? Se Berlusconi vuole quei soldi, deve cominciare a pagarmi… Senta, ma non parliamo un po’ anche della trama del romanzo?”
- Un'altra volta Casarini.

Luca Luciani ripassera' Napoleone

Luca Luciani viene intervistato dalla Stampa (e peggiora la sua posizione):

Lei è abituato ai discorsi aziendali?
«Sì e di solito mi affido ad Alessandro Magno le sue battaglie. E proprio perché ne parlo spesso avevo voluto cambiare soggetto. Le mie sessioni vengono spesso riprese, ci sono degli sketch di un’agenzia che ci rifà un po’ il verso...».
Casomai un po’ ignorante.
«Pensi che sono laureato in economia e commercio alla Luiss di Roma con lode, ho fatto il liceo classico e visto che vent’anni fa quando ho iniziato a lavorare sono diventato anche padre, ho studiato e lavorato portando avanti tutte e due le cose. Poi l’esperienza a Londra, Bruxelles, la crescita in Enel e poi Telecom».
Guardi che nessuno vuole toglierle il posto, neppure la sua azienda che le ha subito manifestato solidarietà. Piuttosto nelle famose chat si parla degli 844 mila euro del suo stipendio. Si grida allo scandalo e si chiede la restituzione.
«Questo passaggio riflette le difficoltà che sta attraversando il paese. Le ho lette le mail dove c’era scritto “dimettiti”, “vergognati” e insulti vari, a decine. Io ho risposto a tutte, mi sono scusato con tutti, soprattutto con gli operatori del costumer care di varie aziende che tirano avanti con mille euro al mese. Pensi che mi hanno risposto a loro volta spiegandomi che si sentono abbandonati dalla società italiana. Sono grato a Internet che mi ha dato modo di poter aprire un dialogo».

Per farla breve io la penso ESATTAMENTE come Mantellini .

Lepre in salmì

Prendete una lepre di piccole dimensioni e mettetela in una terrina con del vino rosso, del lauro, delle bacche di ginepro e lasciate marinare per due ore. Al vostro ritorno, seguite le tracce di vino sul pavimento e recuperate la lepre da sotto il divano. Rassicuratela, ditele che è stato tutto un tremendo malinteso e fatele scrivere le iniziali del nome sul colletto della pelliccia, per convincerla a rientrare nella terrina e per convincerla che ne uscirà viva, dopodiché prendete una chiave inglese e spappolate la lepre a randellate, aggiungete cipolla, sedano, carote e poi buttate tutto nel bidone della spazzatura.
Prendete dal frigorifero un’altra lepre e abbracciatela per qualche minuto, poi scuoiatela e incidete il ventre con un coltello e svuotatela del di dentro, togliete proprio tutto, visceri, organi interni e anche la pallina di carta che talvolta si annida sul fondo, quindi prendete una terza lepre e ripetete il procedimento, conservate però le interiora e usatele per riempire la lepre di prima. Questa terza lepre è invece libera di andarsene, perciò andate in giardino e posatela delicatamente a terra, lasciando che riprenda la sua vita selvatica. Tornate alla lepre ripiena, mettetela in forno a 50 gradi per un paio di settimane, poi non mi ricordo bene. Mangiate tutto molto rapidamente frantumando bene gli ossicini prima di inghiottirli.
chinaski

Monty Python - Michelangelo e il Papa

via ottusamente..signore e signori i Monty Python...

comics are art. just funnier


Motivazioni per lavorare in Telecom

Ha ragione Phonk.
Quel "Napoleone fece il suo capolavoro a Waterloo" da oggi rende le mie incazzature in azienda praticamente NULLE.


UPDATE:
i bambini dei telefonini hanno tolto il filmato...ma ormai la figura e' FATTA.


UPDATE 2:
IS BACKKKKKKKKKKKKKKK!

Rockabilly Stalin

via phonkmeister

Enlarge your penis

(as seen on tv...QUALE?)

Die Evolution Die